I miei genitori hanno un enorme giuggiolo che negli anni si è propagato e moltiplicato. A settembre comincia a darci i suoi succosi e rari frutti. Quest'anno mi sono cimentata nella realizzazione del brodo di giuggiole, che , da quello che ho imparato anche grazie alle amiche della Cucina Italiana, si consumava tradizionalmente per accompagnare le torte o i biscotti secchi che venivano inzuppati nel liquido oppure, per il suo gusto particolare,centellinato in bicchierini come un liquore.
Raccogliendo un po' di informazioni qua e là è venuta fuori la mia ricetta:
- 600gr di giuggiole molto mature e un po' appassite
- una pera cotogna(serviva una mela ma l'unica cosa che ho trovato al super è una pera!)
- un grappolo d'uva bianca
- circa 150gr di zucchero
Snocciolare le giuggiole, togliere i semini all'uva e tagliare a fettine la pera(o mela) cotogna. Mettere tutto in una pentola e coprire con acqua.
Cuocere a fuoco basso per un'ora, un'ora e mezza.
Io a questo punto ho fatto riposare tutto per una notte, poi il mattino successivo, ho aggiunto lo zucchero e portato di nuovo a bollore.
Ho messo la massa ottenuta in uno scolapasta e ho fatto gocciolare il succo in una ciotola.
A questo punto si può mettere il liquido ottenuto in bottiglie e conservarlo al buio. Secondo me è meglio prima sterilizzarle, per conservarle con maggior sicurezza.
noo, è stupendo! l'ho bevuto una sola volta e mi è rimasto nel cuore. è delizioso... nettare divino!
RispondiEliminaNon conoscevo questo liquore fino a qualche settimana fa, quando ho iniziato a cercare ricette per utilizzare le giuggiole che mi avevano portato i miei, alla fine però non ho avuto tempo di farlo e le giuggiole me le sono mangiate :))
RispondiEliminaBuono, bravissima
RispondiEliminaMandi
Ma che bello questo post! Ho un albero di giuggiole che ogni anno mi dà tantissimi frutti..li ho sempre consumati al naturale, al massimo dentro qualche torta, ma ora, che buona occasione per fare questo delisioso liquore!
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